In Italia, dove nel 2018 si sono registrati ben 822.301 impianti funzionanti, quando parliamo di fotovoltaico pensiamo subito ai pannelli installati sui tetti o sui campi. Fotovoltaiche, però, sono anche le finestre di ultima generazione, quelle in grado ci assorbire le radiazioni solari per generare l’energia elettrica necessaria a soddisfare il fabbisogno di un edificio.
Composti da due lastre di vetro, tra le quali sono inserite le celle fotovoltaiche in silicio amorfo, mono o policristallino, i vetri fotovoltaici sono costituiti anche da uno strato di PVB, il polivinile di butirrale che trattiene i frammenti del vetro in caso di rottura. A seconda dell’ambiente in cui sono collocati, questi vetri possono essere trasparenti, semitrasparenti o colorati.
Lo stile e il design delle finestre differiscono a seconda del luogo in cui vengono installate e alla funzione che devono assolvere. Le finestre fotovoltaiche con vetri semitrasparenti lasciano passare nell’edificio una luce molto scura, producendo molta energia elettrica e bloccando l’assorbimento del calore e dei raggi infrarossi da parte dei vetri. Le finestre fotovoltaiche con vetri trasparenti producono energia elettrica attraverso l’assorbimento delle radiazioni solari, facendo passare la luce e non il calore.
I vantaggi dei vetri fotovoltaici sono evidenti. Grazie alla presenza di gel con silicio amorfo sulla loro superficie, la produzione elettrica può raggiungere i 100 watt per metro quadro. Inserendolo nell’intercapedine del singolo, la produzione può addirittura triplicare.
E gli svantaggi? Rispetto agli impianti fotovoltaici tradizionali, che possono essere orientati e inclinati in base all’irraggiamento solare, le finestre fotovoltaiche sono posizionate a 90 gradi in verticale, pertanto la produzione elettrica risulta ridotta.
Al fianco delle maggiori produttrici in Italia di finestre fotovoltaiche c’è Fresia Alluminio, da sempre in prima linea nella produzione di materiali ad alto efficientemente energetico.