Ammalati, guariti, deceduti. Ogni giorno consultiamo i dati aggiornati sulla situazione dei contagi da COVID-19 in Italia, un susseguirsi di cifre tutt’altro che rassicuranti. Scorrendo le nostre bacheche di Facebook, la narrazione è pressoché uniforme: la maggior parte dei post è correlata a questa tematica.
In un momento così complicato, è facile farsi prendere dal panico, dalla paura, dall’ansia, avvertire un forte senso di claustrofobia, cadere in depressione. La prima vittima di questo virus è proprio la psiche. Lo stravolgimento delle nostre abitudini, del nostro stile di vita, delle nostre esistenze porta con sé una serie inevitabile di conseguenze a livello psicologico, in maniera più o meno grave.
La permanenza forzata nella propria abitazione può rivelarsi molto pericolosa per tutte quelle persone che vivono situazioni famigliari dove regna la violenza. Negli ultimi mesi, nella provincia di Hubei, in Cina, il numero di casi di violenza domestica è infatti salito in maniera vertiginosa e nel solo mese di febbraio è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per evitare che queste tristi cifre si ripetano anche in Italia, è stato attivato il numero 1522, il centro antistalking della Presidenza del Consiglio gestito dal Telefono Rosa. È disponibile anche un’app, scaricabile sia su iOS che su Android, per chattare con le operatrici e chiedere aiuto, 24 ore su 24.
C’è chi, al contrario, si ritrova ad affrontare queste settimane in totale solitudine, senza alcun contatto umano. Alla nostalgia dovuta alla lontananza da amici, parenti, colleghi, compagni di scuola si somma la paura di ammalarsi, la preoccupazione per la salute dei propri cari e l’impossibilità di offrire un reale supporto, nel caso in cui una di queste persone si ammali o venga a mancare.
Particolarmente delicate sono le conseguenze a livello occupazionale dell’avvento del Coronavirus, che ha significato per molti la perdita del lavoro, l’inattività forzata, la cassa integrazione, la mancanza di routine o l’impossibilità di cercare una nuova occupazione per chi già era disoccupato.
Non dimentichiamo inoltre la situazione di forte stress nella quale si ritrovano a lavorare i medici e tutto il personale sanitario, in prima linea nella lotta al virus, spesso con mezzi inadeguati e turni di lavoro massacranti.
Per fronteggiare quest’emergenza offrendo sostegno psicologico a tutte le persone in difficoltà, sono state messe in campo tre iniziative a livello nazionale, a partire da quella del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi (Cnop), che ha istituito un motore di ricerca, accessibile dal sito Cnop, per prenotare un teleconsulto gratuito con lo psicologo più vicino a noi. Sono inoltre attivi il servizio di ascolto e consulenza telefonica della Società psicanalitica italiana (Spi) e i due numeri della Croce Rossa, uno dedicato a tutti i cittadini (800065510) e uno riservato agli operatori sanitari (065510).