Lo stato di emergenza causato dalla diffusione in tutto il mondo del COVID-19 pone l’intero Paese di fronte a complicati e gravi scenari, nell’immediato ma soprattutto nel futuro prossimo. Sono molti gli studi scientifici che evidenziano come l’inquinamento dell’aria sia da considerarsi tra i fattori aggravanti nella diffusione del virus, che si è dimostrato particolarmente aggressivo proprio in Val Padana, dove i livelli di polveri sottili ha superato più volte il limite consentito dalla legge.
Per questo motivo, l’Associazione Federesco e i suoi associati, che da sempre persegue lo scopo della riduzione dell’inquinamento da fonti fossili nonché la promozione e la cultura del risparmio energetico, ritiene utile, in questo tragico momento, rafforzare il suo impegno per incalzare il Governo e i Governi che si susseguiranno, a perseguire politiche più severe per la salvaguardia dell’ambiente, per favorire lo sviluppo economico, trasformando i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti.
I più recenti studi confermano infatti che un forte impulso a uno sviluppo sostenibile porterebbe a una attivazione di circa 200 miliardi di Euro d’investimenti con oltre 700 Miliardi di Euro di aumento della produzione, e 250 Miliardi di Euro di valore Aggiunto, generando circa 900.000 nuovi posti di lavoro in cinque anni. Queste stime rappresentano un segnale di speranza per un Paese che si troverà ad affrontare una delle più gravi crisi economiche di sempre, una volta terminata l’emergenza.
Questa sarebbe quindi l’unica strada da intraprendere in futuro dall’Italia e dagli altri Paesi europei, come sostenuto dalla stessa Presidente della UE, Ursula von der Leyen, secondo la quale il Green Deal è la nuova strategia per la crescita da adottare in Europa, per aiutare la nostra economia ad assumere la leadership a livello mondiale, per il bene del pianeta e delle sue forme di vita.