ENTRO IL 2026 L’82% DELLE AZIENDE SELEZIONERÀ I TALENTI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
All’interno di uno scenario economico globale in cui il mercato dell’intelligenza artificiale applicata alle risorse umane raggiungerà quota 18 miliardi entro i prossimi 5 anni, sono già 6 su 10 le aziende che si affidano a questa tecnologia in ottica risorse umane solo negli USA, e la previsione e che entro i prossimi 4 anni, la percentuale crescerà fino all’82%.
Lo sviluppo dell’IA nel settore human resources è testimoniata anche dall’incremento dell’asset economico: infatti, la business unit globale sfiorerà quota 4 miliardi di dollari entro la fine del 2022 e si prevede che possa oltrepassare i 17 miliardi entro i prossimi 5 anni.
Le prime conferme in merito giungono da Mckinsey che di recente ha raccolto le opinioni di un panel di Chief Human Resource Officer statunitensi ed europei: il 90% degli intervistati prevede cambiamenti significativi nel modello operativo delle risorse umane nei prossimi due o tre anni.
Tra questi mutamenti c’è proprio l’influenza di tecnologie di ultima generazione come l’intelligenza artificiale.
Sulla stessa lunghezza d’onda si dimostra HR Executive: il portale statunitense, infatti, mette in risalto i risultati di un’ulteriore
ricerca condotta su scala nazionale secondo cui il 60% delle aziende stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per gestire al meglio le proprie risorse umane.
“Il colloquio del futuro sarà con un avatar dotato d’intelligenza artificiale: il nostro obiettivo è quello di creare il primo «artificial recruiter» in grado d’interpretare le parole e le espressioni facciali dei candidati”, afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT, company italiana specializzata nellosviluppo di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale made in Italy e punto di riferimento nel settore.