DNA. I geni dell’automobile nell’industrial design, DNA a Torino e Milano dal 29 novembre 2022 al 26 febbraio 2023.Una doppia mostra realizzata dal MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino e ADI Design Museum – Compasso d’Oro di Milano: due sedi espositive per raccontare il rapporto tra industrial design e car design, la scuola milanese e quella torinese, due città che si guardano in modo non sempre lineare.
E tutto parte da una ricorrenza speciale. Cinquant’ anni fa il MoMA – Museo d’Arte Moderna di New York, decideva di inserire nella sua collezione permanente anche un’automobile – capolavoro: la Cisitalia 202.
La Cisitalia non era un prodotto di Detroit: lunga metà di una berlina americana, quasi priva di decori e cromature, veniva da Torino e apriva la strada allo stile moderno. Nata nel 1946, era già stata esposta al MoMA nel 1951, in una celebre mostra insieme a sette altre vetture. Definite “sculture in movimento” erano le prime a varcare i cancelli di un tempio dell’arte. Da qui le due mostre speculari di Milano e Torino.
Le due mostre
A Milano – da giovedì 24 novembre 2022 a domenica 8 gennaio 2023 – una Cisitalia 202 rossa, identica a quella nella collezione del MoMA, sarà esposta nella galleria del Compasso d’Oro, in un allestimento che rievoca il MoMA degli anni ’70.
A Torino – da martedì 29 novembre 2022 a domenica 26 febbraio 2023 – al MAUTO. Qui alla Cisitalia 202 è dedicato un ampio spazio nel percorso permanente, la mostra indagherà il rapporto “design-car design” esponendo per la prima volta una selezione di opere dei massimi stilisti dell’automobile, quando hanno esplorato ambiti diversi.
Il percorso espositivo
Il percorso si compone di dieci isole espositive, ciascuna dedicata a un car designer: Rodolfo Bonetto, Giorgetto Giugiaro, Italdesign, Paolo Martin, Pio Manzù, Pininfarina, Giovanni Savonuzzi, Franco Scaglione, Tom Tjaarda. Seguono cinque omaggi al lavoro dei maestri Achille Castiglioni, Marco Zanuso, Toshiyuki Kita, Ron Arad e Peter Raacke correlato in vario modo al car design. Concludono la visita cinque vetture premiate con il Compasso d’Oro e una riflessione sulle motivazioni della giuria.
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