AEPI, AL VIA LA III FESTA NAZIONALE OSPITI I MINISTRI E LEADER DI PARTITO
Dal 15 al 17 settembre a Labro, in provincia di Rieti, la politica a confronto con il tessuto produttivo. Alla kermesse tra gli altri Patuanelli, Carfagna, Gelmini e i leader di partito Meloni, Salvini, Tajani e Calenda.
Made in Italy, Pnrr, lavoro e welfare, riforme, fiscalità e pubblica amministrazione. Oltre 15 tra tavole rotonde, talk show e interviste, e decine di ospiti nella 3° Festa nazionale di AEPI, in programma nei giorni 15, 16 e 17 settembre 2022, a Labro, in provincia di Rieti.
Dopo la grande attenzione registrata lo scorso anno, la Confederazione AEPI – Associazioni Europee di Professionisti e Imprese – torna a chiamare a raccolta istituzioni, enti e mondo economico per un ampio confronto sul futuro del Paese, anche in vista delle imminenti elezioni politiche. AEPI rappresenta, infatti, oltre 500mila imprese e 15mila professionisti intersettoriali e, in questi anni, si è distinta particolarmente per un’attenzione e un impegno legato ad internazionalizzazione e Made in Italy ed è tra i firmatari del Patto per l’Export.
Fra gli altri ospiti che si alterneranno sul palco: Mara Carfagna (Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale), Elena Bonetti (Ministro per le Pari Opportunità), Maria Stella Gelmini (Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie), Stefano Patuanelli (Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali), Ettore Rosato(Coordinatore di Italia Viva), Carlo Calenda (Presidente di Azione), Antonio Tajani (Coordinatore di Forza Italia), Matteo Salvini (leader della Lega), Giorgia Meloni (leader di FdI), Monsignor Vincenzo Paglia(Presidente della Pontificia accademia della vita) e Giampiero Massolo (Presidente ISPI).
«Siamo in una fase cruciale – ha sottolineato il presidente di AEPI Mino Dinoi, che concluderà la festa con il suo intervento -. Prima il Covid, poi la guerra in Ucraina hanno messo in ginocchio piccole e microimprese e professionisti. Siamo in una fase di non ritorno: al nuovo Governo chiediamo coraggio e pianificazione strategica. Il tessuto produttivo non può più aspettare».
Sarà un dialogo a più voci e trasversale sulle questioni di più stretta attualità sulle quali occorre un’accelerazione: strumenti concreti di tutela, valorizzazione per le imprese a marchio italiano, semplificazione della pubblica amministrazione, Europa, formazione, eccellenze del Made in Italy e nuovi approcci al mondo del lavoro post- Covid.
“La Festa – sottolinea il presidente AEPI Mino Dinoi – sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente le nostre dieci proposte per il futuro dell’Italia, mentre sullo sfondo cresce la preoccupazione per l’impatto della crisi energetica sul mondo economico. Dati dell’ufficio studi di AEPI, forniscono un quadro allarmante: 150mila operatori economici a rischio chiusura con annessa possibilità di perdere 350mila posti di lavoro”.
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