Nice presenta il primo Bilancio di Sostenibilità, “Welcome to the Nice future”. Il Gruppo, leader globale nei settori dell’Home & Building Management e Security, presenta la strategia per un nuovo percorso sostenibile e sempre più inclusivo.
Non solo i principali impatti economici, sociali e ambientali dell’azienda, ma anche le caratteristiche del modello imprenditoriale globale, che punta sempre di più sullo sviluppo sostenibile: tutto questo è il primo Bilancio di Sostenibilità in cui Nice, leader globale nei settori dell’Home & Building Management e Security, illustra il suo impegno concreto in un anno importante della sua storia, il 2021, e delinea la strategia fino al 2025.
Nel 2021 è stato lanciato il programma dedicato alla transizione sostenibile secondo i pilastri Environmental, Social e Governance (ESG), riconosciuti a livello internazionale come aspetti chiave dello sviluppo sostenibile. Questi, uniti al pillar Product, corrispondono alle quattro macro aree di analisi del Bilancio di Sostenibilità.
Entro il 2025 Nice si pone come obiettivo prioritario la riduzione del 50% delle emissioni di CO2 dirette (Scope 1 e 2), attraverso l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e la transizione della flotta in autoveicoli ibridi ed elettrici. L’impegno di Nice verso questa direzione è dimostrato dal fatto che nel 2021 il 28% dell’energia prodotta è derivata da fonti rinnovabili certificate, con un aumento del 19% rispetto al 2020. Tra gli obiettivi, anche quello di mantenere la percentuale di rifiuti riciclabili vicina al 99%, riducendo al contempo la quantità complessiva.
Le performance ambientali
Il miglioramento delle performance ambientali dei prodotti sarà mappato da un numero sempre maggiore di studi di Life Cycle Assessment (LCA), che consentono di analizzare le soluzioni Nice nello loro impatto “dalla culla alla tomba” e sono propedeutici all’ottenimento delle certificazioni ambientali di prodotto. Con l’obiettivo di ampliare la gamma di soluzioni green, inoltre, a partire dal 2022 Nice beneficia dell’estensione della certificazione EPD® – Environmental Product Declaration all’intero processo di produzione, condizione che la rende autonoma nel certificare i nuovi prodotti, e che rafforza il percorso verso l’unificazione e la digitalizzazione dei dati.
Nel 2022, inoltre, Nice ha iniziato a mappare le performance ambientali dei fornitori, per avere una sempre maggiore consapevolezza dell’impatto della catena di fornitura. E l’impegno per il futuro è di andare oltre, estendendo l’analisi anche agli aspetti sociali.
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