L’Italia a tavola durante le Festività Natalizie: ecco quali sono le specialità regionali più cercate sul web secondo Google. Stando a un recente censimento effettuato da Coldiretti, sul territorio nazionale risultano presenti ben 5.047 le specialità alimentari tradizionali: un vero e proprio record agroalimentare per varietà e ampiezza. Il primato assoluto spetta a pani, paste e dolci, con 1.521 varietà presenti sul suolo italiano. Merito anche di intere generazioni di agricoltori, che negli anni si sono impegnati a difendere le tradizioni alimentari locali, aumentando il numero delle tipicità dalle iniziali 2.188 del primo censimento nel 2000 alle 5.047 attuali, con un aumento superiore al 130%.
I prodotti gastronomici più cercati sul web al nord
I pizzoccheri della Lombardia (74.000) e il vitello tonnato piemontese (60.500) entrano a pieno titolo nella top ten dei prodotti agroalimentari più cliccati sul web. Tra le specialità del Piemonte sono sempre molto apprezzati i baci di dama (18.100), i dolci biscottini composti da due rotonde metà di frolla alle mandorle unite da un velo di cioccolato, e la bagna cauda (40.500), a base di acciughe, olio e aglio.
Non poteva mancare il panettone (49.500), tra i prodotti più ricercati della sua terra natale, la Lombardia, insieme alla polenta (49.500), vero simbolo regionale. La polenta rientra tra i piatti più ricercati anche del Friuli Venezia Giulia, (49.500) insieme al frico (22.000), composto da patate, cipolle e formaggio Montasio fuso e alla meno nota gubana (8.100), un tipico dolce delle valli del Natisone, a base di pasta dolce lievitata, con un ripieno di noci, uvetta, pinoli.
Ritroviamo la polenta concia (18.100) tra i piatti più ricercati della Valle d’Aosta, oltre alle tegole (12.100) e alla carbonade (1.000), uno spezzatino di manzo stufato e cipolla, bagnato con la birra e condito con timo e alloro.
Torniamo ad est con le specialità del Trentino Alto Adige, dove spiccano le specialità della tradizione nordica come i canederli (49.500), il gulash (33.100) e lo strudel (18.100). Passando il confine e arrivando in Veneto, i piatti più cliccati sono il fegato alla veneziana (33.100), il baccalà alla vicentina (27.100) e le sarde in saor (12.100), un antipasto a base di sarde fritte, condite con cipolle in agrodolce, pinoli e uvetta, tipico della cucina veneziana.
Spostandoci sul versante tirrenico, in Liguria, destano grande interesse anche online l’immancabile pesto alla genovese (27.100), la torta pasqualina (27.100) e il coniglio alla ligure (12.100).
Chiudiamo infine con la Food Valley italiana, l’Emilia Romagna, dove spiccano lo gnocco fritto (49.500), le tigelle (49.000) e i passatelli (40.500), molto gettonati in brodo durante le festività natalizie.
I prodotti gastronomici più cercati sul web al centro
Tre piatti entrati di diritto nella tradizione italiana sono quelli più ricercati in toscana: il lampredotto (49.500), la panzanella (49.500) e la ribollita (27.100), la tipica zuppa di pane raffermo e verdure retaggio della tradizione povera.
La torta al testo (9.900) è il piatto più gettonato in Umbria, insieme agli strangozzi (5.400) e alla ciaramicola (3.600), un tipico dolce pasquale della provincia di Perugia. Il ciauscolo (18.100) domina le cronologie di ricerca dei cugini marchigiani, insieme all’alchermes (12.100) e alle olive ascolane (12.100).
Tutte le ricerche effettuate nel Lazio si confermano della top ten dei prodotti più cercati: la carbonara (201.000) al secondo posto in classifica, seguita dalla amatriciana (90.500) al terzo posto e dai maritozzi (60.500) al settimo.
Chiudiamo con l’Abruzzo, dove gli arrosticini (49.500) sbaragliano gli altri termini di ricerca, sebbene anche gli spaghetti alla chitarra (8.800) e le pallotte cacio e ova (6.600) siano molto ricercate.
I prodotti gastronomici più cercati sul web al sud
Passiamo alla regione che si aggiudica il primo posto tra i prodotto più ricercati con la pizza (224.000), seguita sempre in Campania dal casatiello (49.500) e dalla pastiera napoletana (49.500), due torte salate e dolci onnipresenti sulle tavole delle festività.
Il caciocavallo podolico (6.600), prodotto esclusivamente con il latte delle vacche Podoliche, secondo criteri tradizionali e solo in certi periodi dell’anno è il prodotto più ricercato in Basilicata, insieme ai peperoni cruschi (6.600) e all’amaro lucano (5.400).
La nduja calabra (49.500) registra un interessante record di ricerche, soprattutto se confrontata alle frittole (6.600) e alle nepitelle (4.400), dolcetti della tradizione araba molto meno conosciuti ma ugualmente apprezzati.
Cavatelli (22.000) e fusilli (14.800), sono le specialista pastarie più ricercate in Molise, spesso abbinate alla pampanella (3.600), fatta con la carne di maiale opportunamente speziata con aglio e peperoncino. Sul podio pugliese troviamo i panzerotti (27.100), seguiti dalla focaccia barese (22.200) e dalle friselle (22.200), tre prodotti da forno rinomati in tutta Italia.
Infine, chiudiamo con le eccellenze gastronomiche più ricercate nelle isole. Il fainè (60.500), la torta salata a base di farinata di ceci, è il piatto più digitato in Sardegna, insieme ai culurgiones (33.100) e alla fregola (33.100). In Sicilia troviamo invece il piatto più ricercato al sud dopo la pizza, ovvero la pasta alla norma (74.000), oltre alla caponata (33.100) e la cassata siciliana (27.100), una torta tradizionale a base di ricotta zuccherata, pan di Spagna, pasta reale e frutta candita.
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